La caratteristica specifica della separazione consiste nel fatto che non si tratta di un evento ineluttabile ed imprevedibile, ma di una crisi decisiva e voluta da almeno uno dei due partner.
Ciò la rende particolarmente dolorosa, per certi aspetti anche più di un evento luttuoso, in quanto l’inevitabilità della morte ci facilita nella dolorosa accettazione della realtà. Nella separazione, invece, la scelta è assolutamente personale e non esistono regole condivise: ciascuno è solo nella possibilità di continuare ad investire in una relazione in crisi, oppure di decidere che non vale la pena continuare.
La soglia di discriminazione che fa proclamare il punto di non ritorno è molto soggettiva: alcuni scelgono di non separarsi anche dopo ripetute violenze e tradimenti, altri giudicano intollerabili anche dissensi relativamente poco gravi o liti passeggere.
Le ricerche psico-sociali sono d’accordo nel valutare la separazione come un processo che dura nel tempo e individuano in due anni l’arco di tempo medio necessario per l’elaborazione dell’evento che, comunque lo si affronti, rappresenta un grave momento di destabilizzazione per l’intera famiglia. Separarsi è molto doloroso anche perchè si tratta di un processo che dura nel tempo; alla decisione di lasciarsi seguono necessariamente ulteriori “divorzi” che possono mettere seriamente in pericolo l’equilibrio psichico dei partner:
• il divorzio emotivo, che riguarda il deterioramento nella relazione di coppia che precede la decisione di separarsi;
• il divorzio legale, che sancisce in modo definitivo la separazione;
• il divorzio economico, riguardante le questioni relative alla separazione di beni e proprietà, all’ammontare dell’assegno di mantenimento dei figli…;
• il divorzio genitoriale, che comporta la ridefinizione della relazione come genitori tenendo conto della nuova situazione familiare che si sta creando; poiché è l’area più emotivamente rilevante rischia di attirare tutti i vecchi rancori;
• il divorzio sociale, relativo alla riorganizzazione della propria rete di amicizie;
• il divorzio psichico, che si riferisce alla fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, a prescindere dalla presenza dell’ex partner; ciò consente di impostare con maggiore consapevolezza il proprio futuro. È stato osservato che la separazione non è determinata dal livello di insoddisfazione coniugale, quanto piuttosto dalla percezione di alternative possibili; questo può spiegare perché spesso si decide di separarsi solo dopo che è iniziata una nuova relazione sentimentale, la quale può costituire il combustibile necessario per affrontare tutto lo stress legato al processo di separazione. Durante la separazione il compito più importante che gli ex partner devono affrontare è l’elaborazione e la comprensione del fallimento del legame di coppia. L’appropriazione del proprio mondo interiore ed il collegamento della propria vicenda coniugale con la propria storia familiare appare l’unica maniera per affrontare la crisi in modo da favorire anche la crescita personale.